Syrah e Cabernet Sauvignon, varietà che danno come risultato vini tra i più strutturati, longevi e apprezzati al mondo. In lotta per il titolo di vitigno più importante, sono simili su molti punti (prediligono climi caldi per raggiungere la migliore maturazione, tendono a dare vini di grande struttura e consistenza) ma su altri presentano delle differenze( appartengono a famiglie diverse e il loro profilo polifenolico è molto differente). Due pesi massimi della viticoltura che nel nostro microclima riescono a dare il massimo.
SYRAH
Il Syrah(o Shiraz come lo chiamano in Australia) è un vitigno dall’origine esotica e misteriosa. Le ipotesi sulla sua origine sono da sempre una delle principali discussioni tra gli appassionati di vino. Inizialmente non era un vino che destava molto interesse (era coltivato solo nella valle del Rodano), ma negli ultimi decenni si sono scoperte le grandi potenzialità di questo vitigno in zone con un clima caldo e ora vanta una grossa schiera di winelovers che adorano alla follia questo vino. Uno dei segreti per fare un Syrah degno di questo nome è dato dalla scelta e dall’uso sapiente della barrique (è l’unico vino in cui utilizziamo anche legno americano), la quale necessita di molte attenzioni per dare grandi risultati. Di solito il Syrah viene usato nei blend (molto comuni sono quelli con il Cabernet Sauvignon e in Toscana con il Sangiovese) ma con il nostro microclima riusciamo a vinificare un Syrah in purezza. Al momento la nostra azienda ha 1 ettaro di Syrah le cui viti risalgono al 1997 e un ettaro in cui risalgono al 1986. Questi due vigneti hanno comportamenti differenti (questa varietà si comporta in maniera molto diversa in base all’età) tanto che vengono vendemmiati anche a 10 giorni di distanza; proprio per questo nell’annata 2019 per la prima volta abbiamo fatto due Syrah: uno dal vigneto di 37 anni e uno dal vigneto di 25.
CABERNET SAUVIGNON (SASSOFORTE)
Cabernet Sauvignon, il vitigno più famoso e celebrato al mondo. Non esiste zona viticola in cui questa varietà non sia presente. Nato da un incrocio casuale tra Cabernet Franc e Sauvignon Blanc (di per sé l’incrocio tra un vitigno a bacca rossa e uno a bacca bianca è veramente anomalo), si trova in molti assemblaggi importanti per la sua struttura ben definita. Il Cabernet Sauvignon è il vitigno più di ogni altro legato alla barrique, da cui riesce a dare il massimo. Nella nostra azienda, grazie al nostro microclima particolare, riusciamo a fare una cosa che in pochi possono permettersi: un Cabernet Sauvignon in purezza. Fare un 100% Cabernet Sauvignon degno di questo nome è uno dei sogni di un produttore di vino perché il vitigno è molto adatto per i blend ma in pochissimi posti ci sono le condizioni climatiche per vinificare un grande Cabernet Sauvignon in purezza. La caratteristica principale del Sassoforte, il nostro Cabernet Sauvignon, è la sua imponente struttura che però si armonizza molto bene con le altre proprietà del vino, senza risultare tannico ed aggressivo: un vero e proprio “pugno di ferro in guanto di velluto”.
Per ulteriori informazioni potete visitare la pagina del Syrah e del Sassoforte